Cambio di scenario: è il 1943. Irena lavora per i servizi sociali della città, così entra ed esce liberamente dal ghetto per vaccinare gli abitanti ebrei contro il tifo: i nazisti vogliono evitare la diffusione dell’epidemia in città. I genitori che temono per la loro imminente deportazione affidano a Irena i loro figli, e lei li fa fuggire dal ghetto, nascondendoli con documenti falsi tra quelle famiglie e istituzioni religiose polacche che si oppongono alla crudeltà nazista, accettando di correre con Irena tutti i rischi. E che rischi! Scappando dalle fogne, nascosti nei furgoni, tra i rifiuti, o addirittura fingendosi morti, in poco più di due anni 2500 bambini sono sopravvissuti solo grazie all’astuzia di Irena.
E’ questo il segreto che nonno Jakub svela al giovane Teodor. Lui è stato uno di quei bambini ebrei salvati da Irena.
Quella di Irena è la storia vera di un’eroina per lo più ignorata dalla storia: morta nel 2008, all’età di novantotto anni, i riflettori del mondo non si sono mai accesi su di lei. Solo nel 2003 Irena ricevette il più alto riconoscimento polacco, l’Ordine dell’Aquila Bianca. Nel 2007 il governo polacco la candidò al Nobel per la Pace, ma Irena non lo vinse; in Israele fu invece riconosciuta dallo Yad Vachem come una dei Giusti tra le Nazioni già nel 1965. Eppure le autorità governative polacche filosovietiche le negarono il permesso di andare a Gerusalemme anche in quell’occasione. Permesso che le venne finalmente accordato solo nel 1983.
Autore: Daniela Palumbo
Editore: Mondadori Electa
Confezione: cartonato con sovracoperta
Collana: ElectaYoung
Pagine: 170
Prezzo: € 16,90
Uscita: aprile 2017
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Daniela Palumbo: giornalista e autrice per ragazzi, attenta alle tematiche storiche e di impegno sociale. Scrive per il mensile Scarp de’ Tenis, lo storico giornale di strada della Caritas Ambrosiana. Tra i suoi libri ricordiamo Le valigie di Auschwitz (2011, Premio Battello a Vapore), Sotto il cielo di Buenos Aires (2013), Fino a quando la mia stella brillerà (2015).