Le Muse dell'Aedo, Romanzi

Trilogia delle gemme (Red, Blue, Green) – Kristen Geir

Per mia natura non ero incline all’autocommiserazione, era la prima volta nella mia vita che soffrivo per pene d’amore. Pene d’amore di quelle serie intendo. Quelle che fanno proprio male. Al loro confronto tutto il resto diventa insignificante. Sul serio: il pensiero della morte in quel momento non era tanto spiacevole. In fondo, non sarei stata la prima a morire di crepacuore ma mi trovavo in ottima compagnia: la sirenetta, Pocahontas, Giulietta, la Signora delle Camelie, Madame Butterfly, e adesso io, Gwendolyn Shepherd.


Ciao a tutti ragazzi! Dopo una “non-breve” attesa, eccoci con la seconda recensione! La mia lentezza da testuggine nella pubblicazione è dovuta soltanto ai miliardi di problemi di linea internet che sto avendo (robe che, “MEDIOEVO LEVATE PROPRIO!”) ma che sto provando a risolvere. Alla fine della recensione, troverete una menzione speciale alla trilogia cinematografica (ovviamente spoiler free! ) ; se siete il tipo di lettore o lettrice che preferisce però costruire le sembianze dei personaggi solo con la propria stupenda testolina, vi consiglio di tornare a leggere la parte dedicata ai film quando avrete letto almeno il primo libro (dato che inserirò delle foto!).

Detto questo.. Buona lettura!

RECENSIONE

La trilogia delle gemme è stata la serie che ha portato Kristen Geir alla fama mondiale. Tradotta in oltre 30 lingue e con alle spalle milioni di copie vendute, racconta la vita di Gwendolyn Gwen Shepard, una sedicenne londinese con una famiglia un po’ sopra le righe. Difatti, sua cugina Charlotte ha ereditato un gene speciale che le permetterà di viaggiare nel tempo. Ma si sa, il destino a volte è un po’ beffardo e, contro ogni previsione, è proprio Gwendolyn ad ereditare quello speciale talento. Questo genererà non poco scompiglio e porterà la nostra protagonista, insieme alla sua controparte maschile il bel Gideon De Villiers,  a confrontarsi con domande mai fatte e dubbi irrisolti, con la pressante necessità di dover svelare “il segreto nel segreto”.

Gli avvenimenti della trilogia si articolano in circa un paio di settimane, a partire dal compleanno di Charlotte (ndr: cugina di Gwen). Nonostante ci siano ben tre volumi a raccontare di un relativamente breve lasso di tempo, la successione degli eventi non risulta troppo lenta anzi, a tratti, si ha la sensazione che il tutto sia fin troppo veloce e che si stia dando poco risalto a momenti potenzialmente vitali per l’intera trama.  La descrizione dei personaggi è abbastanza dettagliata, sia dal punto di vista fisico che caratteriale.

Uno degli aspetti che mi ha colpito maggiormente è che, alla fine,  Gwendolyn è una ragazza come tante altre;  quella che la Geir racconta è la storia di un adolescente grossomodo normale, che fa parte di una famiglia un po’ particolare ed ha i problemi che chiunque alla sua età avrebbe, come voti e scuola, amiche e prime relazioni. Il tutto è reso ancora più realistico da riferimenti a serie TV, libri, film dell’anno in cui è ambientata la storia (citano ad esempio Harry Potter ed i Simpson).

Ma chi la fa da padrone in questi libri è l’amore: l’autrice è capace di dipingere le “prime cotte” (quelle che fanno camminare a tre metri da terra e poi ti spezzano il cuore e ti fanno provare quel dolore così grande che sembra non poter passare mai) senza canzonarle, in maniera delicata eppure esplosiva, dolce ma allo stesso modo turbolenta. Una dote che mi sento di sottolineare perché non è così semplice descrivere qualcosa che, data la giovane età dei personaggi, è così totalizzante ma spesso presa poco sul serio.

Londra è ben descritta, con fedeli panoramiche sui luoghi più conosciuti della città ma anche con l’aggiunta di qualche luogo creato ex novo, appositamente per la trilogia; durante i salti nel tempo viene poi inserito sempre qualche dettaglio che permette di dare un’immagine maggiormente definita del periodo storico in  cui si trovano i protagonisti (ad esempio, particolari riguardanti abiti, costumi ed usanze, arredamento e così via).

Tutta la storia viene narrata dal punto di vista della protagonista; questo è sia un punto di forza, perché permette una maggiore immedisimazione, ma anche un punto debole secondo me perché fa si che il lettore rimanga all’oscuro delle sensazioni degli altri personaggi che avrebbero potuto avere un ruolo cruciale per un migliore sviluppo della trama.

Certo, non siete di fronte al libro della vita, ma è una lettura leggera, senza troppe pretese, con il giusto compromesso tra colpi di scena scontati e risvolti davvero interessanti.


 

Menzione speciale: i film!

Come non parlare della “discussa” trilogia cinematografica? Discussa perché per ottenere il doppiaggio italiano c’è voluto il bello ed il buono e, da che io mi ricordi, il primo doppiaggio fu amatoriale e la traduzione dei film ha richiesto addirittura delle petizioni! Tuttavia,  nessun film ha mai raggiunto le sale cinematografiche italiane; i primi due capitoli della trilogia, Ruby Red (Rubinrot) e Blue (Saphirblau),sono stati distribuiti prima da TimVision e poi da SkyItalia (con circa un anno di distanza); l’ultimo film Green (Smaragdgrün) è stato trasmesso su SkyFamily il 17 marzo 2017, a più di un anno di distanza dall’uscita nelle sale tedesche.

Partiamo dal presupposto che in tutte le traspozioni pagina-del-libro<–>schermo-cinematografico, chi “paga il prezzo più alto” è sempre il libro. Però devo dire che, in questo specifico caso, il risultato non è poi così male. Certo, ci sono dei cambiamenti che non ho apprezzato ma mi rendo anche conto che, molto probabilmente, alcuni eventi erano pressocché irrealizzabili sullo schermo (dato anche il relativamente esiguo budget per la produzione).

Ho sicuramente però apprezzato la maggior parte delle scelte per quanto riguarda il cast, costituito da molti volti nuovi e con la partecipazione di attori già noti nel panorama cinematografico tedesco. La regola generale che suppongo sia stata attuata per il film è stata: o gli attori sono pressocché identici ai personaggi del libro oppure non ci somigliano neanche per sbaglio (basti pensare che Leslie Hay, la migliore amica della protagonista, nel libro è descritta come una biondona occhi verdi con la pelle diafana e nel film è una morettina tutto pepe! Bravissima l’attrice per carità ma il mio primo pensiero è stato “macheeee?”). Ma dato che voglio parlare di cose felici, vi riporterò solo quelli che mi sono piaciuti per amore della mia sanità mentale.

Partiamo dai protagonisti: Gideon e Gwendolyn, rispettivamente interpretati da Jannis Niewohner e Maria Ehrich.

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Ecco gli attori alla premiere di Ruby Red/Rubinrot! 

Gwen è descritta come una ragazza di corporatura normale, dai capelli corvini e gli occhi azzurrissimi mentre Gideon è un bellissimo ragazzo dagli occhi verdi e le labbra piene, con il viso affilato e dai tratti definiti ed i capelli raccolti in una coda (che non sembrano assurdi/strani solo su di lui a detta della nostra protagonista).

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Ed ecco gli attori calati nei rispetti ruoli! Ho solo da dire una cosa:
LO VEDETE CHE LE PERSONE POSSONO METTERE LE LENTINE?
#lilyevans #occhimarroni #maperché
(sicuramente la maggioranza di voi capiranno questo mio piccolo sfogo ahah)

Un’altra trasposizione azzeccata è sicuramente quella di Lucy e Paul, interpretati rispettivamente da Josefine Preuß (protagonista di Kebab for breakfast!)e Florian Bartholomäi !

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Vi avverto: io mi sono innamorata di questi due con una facilità impressionante! Sono stati sicuramente i miei personaggi preferiti, in tutto e per tutto simili a come me li ero immaginati leggendo il libro!

Ed ultima ma non ultima, la vera star di questa serie… zia Maddy interpretata da Katharina Thalbach, che è riuscita a catturare la quintessenza di questo personaggio (altamente sottovalutato a mio parere!)

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E a voi, piacerebbe viaggiare nel tempo come Gwen
?


 

TITOLO: Red, Blue, Green (Trilogia delle Gemme)

AUTORE: Kristen Geir

CASA EDITRICE: Corbaccio

GENERE: Fantasy

PREZZO:

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RED:
Copertina rigida € 14,11
Copertina flessibile € 10,20
Formato Kindle €5,99

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3 pensieri su “Trilogia delle gemme (Red, Blue, Green) – Kristen Geir”

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