Come forse alcuni di voi sapranno, ho iniziato a leggere fumetti perché mi piacciono le storie a tema storico. Poi però, sommerso da tutte le validissime proposte che il mercato offre, e anche un po’ annoiato da alcune letture un po’ banali, ho iniziato a variare il genere delle mie letture cercando di spaziare un po’ ovunque. Ogni tanto però é bello “tornare a casa”, dal mio amato racconto storico. Uno dei migliori modi per farlo é selezionare una lettura dalla collana “Ai Confini della Storia”, ed é grazie a questa che ho scoperto Enrico Marini e il suo “Le Aquile di Roma”.
Soggetto e Trama
Ci troviamo appena prima dell’anno 0, in piena epoca augustea. Roma é impegnata nella sottomissione delle tribù germaniche, impresa che non sarà mai completata del tutto e che costerò all’Impero ingenti risorse, sia militari che economiche. Il primo tomo della storia ci presenta i due protagonisti: Marco Valerio Falco, figlio di un comandante Romano, e Caio Giulio Arminio, erede del clan dei Cherusci e ostaggio di Roma, come garanzia di buona condotta del clan germanico.
Arminio viene affidato a Tito Valerio Falco, padre di Marco, il quale preparerà entrambi i ragazzi alla carriera militare. Il carattere dei due protagonisti é estremamente diverso: Arminio é forte e fiero delle sue origini, mentre Marco é un provocatore e un ribelle; le regole non sono fatte per lui. Il periodo di addestramento sotto il controllo di Tito li trasformerà in due guerrieri pronti ad affrontare le difficoltà della guerra.
Seguono avventure amorose, litigi, rappacificamenti e complotti che porteranno i due a una rottura dei loro rapporti. I loro destini si rincontreranno proprio in Germania, agli ordini del comandante Publio Quintilio Varo, un pazzo al quale é stata data la carica di governatore della regione. Qui i complotti riprenderanno, ma su una scala di importanza molto più ampia che andrà a influenzare la sanguinosa storia dell’Impero Romano.
Disegni e Sceneggiatura

Le Aquile di Roma é una storia in crescendo: il primo tomo ci presenta i protagonisti nella loro giovinezza e li fa crescere. Nel secondo volume iniziano le prime rivalità, i primi amori e i primi complotti. A cominciare dal terzo albo si entra nel cuore della vicenda: i nostri protagonisti si incontrano in Germania e preparano le carte in tavola. Infine nella quarta parte la tensione si può tagliare con un coltello, le carte vengono rivelate, e ci si prepara a uno dei più grandi massacri della storia.
Non in un singolo momento ho staccato la lettura, e mai mi sono sentito annoiato a causa della trama o della sceneggiatura. Tutti gli intrecci si svolgono fluidamente e i testi sono sempre ben scritti. Ho trovo interessante l’idea di lasciare alcune parole latine non tradotte, aggiungendo all’inizio dell’albo (almeno nella mia edizione) un vocabolario che spiega brevemente il significato di ogni termine.
Infine arriviamo al disegno. Marini ha un tratto semplicemente fantastico, estremamente attento al realismo storico e al dinamismo dell’azione che si sta svolgendo. Anche i paesaggi e le ambientazioni sono ricreate ad arte e permettono al lettore di immergersi totalmente nella scena rappresentata: guardare per credere. Veramente un talento italiano di cui dobbiamo andare fieri.

Conclusione
Le Aquile di Roma é stato pubblicato da Panini Comics in varie edizioni: brossurata (due episodi a volume) e cartonata (un episodio a volume), entrambe esaurite e di difficile reperimento. Per vostra fortuna, i primi 4 albi sono stati ristampati tutti in un unico volume all’interno della collana Ai Confini della Storia, apparsa l’anno scorso in allegato a un quotidiano. Il prezzo é di €11 per più di 200 pagine di grande formato, a colori, e con una qualità di carta e stampa molto alta. Questa é anche l’edizione che io possiedo e che vi consiglio assolutamente. Non sono sicuro che sia disponibile in fumetteria, ma se chiedete al vostro edicolante può ordinarvela come arretrato (é il volume 9). Se siete amanti del fumetto storico, e del fumetto francese in generale, fatevi un favore: non lasciatevelo sfuggire per nulla al mondo. E dopo Le Aquile di Roma, é tempo di recuperare Lo Scorpione. A presto!
Quando in un fumetto non è necessario leggere I dialoghi Vuol dire che I disegni sono dei capolavori
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